Biografia
Jonathan Allen è nato nel 1975, è il sesto di nove figli. È cresciuto a Roswell, Georgia. All’età di 18 anni vinse una borsa di studio per studiare pittura alla Columbia University, e si trasferì a New York. Ha continuato a vivere a New York dopo la laurea conseguita nel 1997.
Nelle sue opere d’arte di Allen mescola pittura, il disegno e le tecniche di collage. Nel suo lavoro intricato si mescolano diversi materiali presi ad esempio da internet, carta stampata, intersecando la vita quotidiana a deliri surreali. Questi deliri evocano un senso di frammentazione e di poesia.
Che cosa significa essere vivi oggi? Allen desidera lavorare sulla rilevanza sociale, culturale e politica della questione. Utilizzando materiali e le immagini di vita quotidiana – compresa la pubblicità, riviste, immagini del mondo di internet – Lo spettatore è invitato dentro l’opera d’arte dove trova la complessità della vita contemporanea riccamente modellata in risonanza con le dense superfici realizzate.
Nel 2008 ha vinto un prestigioso Pollock-Krasner Foundation Grant. L’omonimo degli artisti Jackson Pollock e Lee Krasner, che dà agli artisti fondi di sovvenzione per un anno, consentendo loro di concentrarsi sul proprio lavoro. Con questa concessione, Allen è stato in grado di ampliare e sviluppare la sua tecnica distintiva mista fra collage e pittura, in cui immagini e materiali provenienti da una vasta gamma di fonti vengono a fondersi. Ha fatto molte di queste opere su tela in uno studio che si affaccia ground zero, ispirato al World Trade Center e Manhattan.
Questo studio è stato il primo dei due che il Lower Manhattan Cultural Council (LMCC) ha assegnato a Allen, tra cui la residenza di lavoro. Il Workspace è un programma intensivo di residenza lungo un anno che dà libero spazio studio agli artisti di Manhattan, e li presenta facendoli conoscere ad una serie di curatori, commercianti e scrittori di New York.
Allen è stato scelto per la sessione 2009-10 del Workspace residency.
Allen ha esposto in varie gallerie di New York e in spazi artistici senza scopo di lucro compresi PS122, Artists Space, Socrates Sculpture Park, Exit Art, Rotunda Gallery, Oliver Kamm, Caren Golden Fine Art, e il lay-up. Ha inoltre partecipato al del Museo degli Artisti del Bronx nel programma Marketplace. Il suo lavoro è stato valutato in The New York Times, The Village Voice, NY Arts Press, Exibart, Vogue.com tra gli altri. Al di fuori di New York, ha esposto la sua opera a Copenhagen, Tokyo e in Italia. Nel 2010 Allen è stato commissionato da SHOES ALIVE per concepire un’opera site-specific ad Ancona, Italia. ALIVE SCARPE è una società dell’ambiente calzaturiero che mescola l’arte con la moda, lavorando con un gruppo selezionato di artisti internazionali. Il contributo di Allen, l’istallazione ‘Striped Arch’ e stata eseguita nel marzo 2010 presso l’arco di Porta Pia di Ancona. Nell’autunno 2010 Brooklyn Arts Press pubblicherà una monografia sul lavoro di Jonathan Allen.
Nelle sue opere d’arte di Allen mescola pittura, il disegno e le tecniche di collage. Nel suo lavoro intricato si mescolano diversi materiali presi ad esempio da internet, carta stampata, intersecando la vita quotidiana a deliri surreali. Questi deliri evocano un senso di frammentazione e di poesia.
Che cosa significa essere vivi oggi? Allen desidera lavorare sulla rilevanza sociale, culturale e politica della questione. Utilizzando materiali e le immagini di vita quotidiana – compresa la pubblicità, riviste, immagini del mondo di internet – Lo spettatore è invitato dentro l’opera d’arte dove trova la complessità della vita contemporanea riccamente modellata in risonanza con le dense superfici realizzate.
Nel 2008 ha vinto un prestigioso Pollock-Krasner Foundation Grant. L’omonimo degli artisti Jackson Pollock e Lee Krasner, che dà agli artisti fondi di sovvenzione per un anno, consentendo loro di concentrarsi sul proprio lavoro. Con questa concessione, Allen è stato in grado di ampliare e sviluppare la sua tecnica distintiva mista fra collage e pittura, in cui immagini e materiali provenienti da una vasta gamma di fonti vengono a fondersi. Ha fatto molte di queste opere su tela in uno studio che si affaccia ground zero, ispirato al World Trade Center e Manhattan.
Questo studio è stato il primo dei due che il Lower Manhattan Cultural Council (LMCC) ha assegnato a Allen, tra cui la residenza di lavoro. Il Workspace è un programma intensivo di residenza lungo un anno che dà libero spazio studio agli artisti di Manhattan, e li presenta facendoli conoscere ad una serie di curatori, commercianti e scrittori di New York.
Allen è stato scelto per la sessione 2009-10 del Workspace residency.
Allen ha esposto in varie gallerie di New York e in spazi artistici senza scopo di lucro compresi PS122, Artists Space, Socrates Sculpture Park, Exit Art, Rotunda Gallery, Oliver Kamm, Caren Golden Fine Art, e il lay-up. Ha inoltre partecipato al del Museo degli Artisti del Bronx nel programma Marketplace. Il suo lavoro è stato valutato in The New York Times, The Village Voice, NY Arts Press, Exibart, Vogue.com tra gli altri. Al di fuori di New York, ha esposto la sua opera a Copenhagen, Tokyo e in Italia. Nel 2010 Allen è stato commissionato da SHOES ALIVE per concepire un’opera site-specific ad Ancona, Italia. ALIVE SCARPE è una società dell’ambiente calzaturiero che mescola l’arte con la moda, lavorando con un gruppo selezionato di artisti internazionali. Il contributo di Allen, l’istallazione ‘Striped Arch’ e stata eseguita nel marzo 2010 presso l’arco di Porta Pia di Ancona. Nell’autunno 2010 Brooklyn Arts Press pubblicherà una monografia sul lavoro di Jonathan Allen.